ENPA Sondrio

Ente Nazionale Protezione Animali - sezione di Sondrio

Cosa fare in caso di Colonia Felina

Gatti protetti e assistiti

Molti pensano che i gatti randagi siano animali semi-selvatici, in molti casi sporchi e malati, che rovistano tra i rifiuti in cerca di resti di cibo di cui nutrirsi, che siano incustoditi e un po’ in balia degli eventi, senza nessuno che li assista o che si prenda cura di loro.

Niente di più lontano dalla realtà: fanno parte delle colonie feline. Sono composte da gruppi di mici più o meno numerosi, disseminate in  tutte le aree cittadine e accudite da volontari ben organizzati che li assistono instancabilmente.

Protetti da normative nazionali, regionali e comunali, i gatti hanno oggi lo status di animali tutelati a tutti gli effetti con il diritto ad assistenza e cura da parte della ASL Veterinaria. Ad essi è garantita la possibilità di transitare e stazionare dove preferiscono: nessuno può arrogarsi il diritto di spostare un gatto dal luogo in cui è sempre vissuto, sia questo uno spazio pubblico o privato, né può impedire che venga nutrito o curato, se non vuole correre il rischio di compiere un reato: maltrattamenti o uccisioni a danno di gatti randagi sono veri e propri reati penali punibili anche con il carcere.

Qualunque sia il motivo che spinge una persona a non volere gatti nei pressi del proprio condominio o negozio o terreno, i gatti di colonia non devono mai essere spostati dall’habitat originario a meno che il fatto non si renda necessario per una loro tutela o per gravi motivazioni di ordine sanitario.

Riferimenti
Legge Regionale 33/2009, Lotta al randagismo e tutela degli animali d'affezione, art. 111

I volontari: i "gattari"

I volontari, persone instancabili, dal cuore pieno d’amore per queste creature, sono capaci di incredibili sacrifici e rinunce pur di non far mancare cibo e assistenza alle loro colonie.

Si aggregano grazie a tam tam silenziosi, sanno sempre quando c’è una colonia in difficoltà, intervengono prontamente e in prima persona quando un gatto è in pericolo, quando un cucciolo non è in grado di badare a se stesso, quando un loro protetto mostra sintomi di deperimento o malattia.

E le ferie, i riposi, le vacanze? Per quasi tutti loro sono solo un lontano  ricordo…  I gatti li aspettano 365 giorni all’anno, con i loro occhi intensi e le codine dritte. Come possono rilassarsi altrove se sanno che quei graziosi musetti li stanno aspettando invano?

Le polemiche sui gatti

Sui gatti si sprecano i luoghi comuni: "il gatto è portatore di malattie", "il gatto randagio è sporco", "sono allergica ai gatti", per non parlare dell’antipatia manifesta che ha portato e a volte ancora porta ad autentiche persecuzioni nei confronti dei gatti neri.

Il gatto è per sua natura estremamente pulito (chi ha gatti in casa sa quanto tempo della giornata passano a lucidarsi il pelo!) e sono le condizioni dell’ambiente in cui vive o la presenza di malattie, che gli danno, a volte, quell’aspetto trascurato che infastidisce alcuni.

Ecco perché è così importante facilitare e non ostacolare il lavoro dei volontari che, a proprie spese, controllano, puliscono, nutrono e si prendono cura delle colonie feline,  impedendo la diffusione di malattie e dando ai gatti di colonia uno splendente aspetto che spesso neanche il coccolatissimo micio di casa riesce ad avere.

Ricordiamo, inoltre, che le pochissime malattie dei gatti trasmissibili all’uomo (tra cui la famigerata toxoplasmosi) sono difficilissime da contrarre, in quanto necessitano di un contatto diretto tra le feci del gatto infetto e la nostra bocca e quindi sono sufficienti elementari norme igieniche per evitare questo pericolo. Non dimentichiamo che corriamo rischi molto maggiori quando mangiamo carne semicruda o verdure poco pulite.

E’ opportuno comunque sottolineare il fatto che, qualunque sia il motivo che spinga una persona a non volere gatti nei pressi del proprio condominio o negozio o terreno, la normativa vigente prevede che i gatti di colonia non si possano mai spostare dall’habitat originario a meno che il fatto non si renda necessario per una loro tutela o per gravi motivazioni di ordine sanitario. E non dimentichiamo che il gatto, anche se ben nutrito, tiene lontano i topi!

Cosa fa la ASL?

Sterilizzazione
La legge sulla "Lotta al randagismo e tutela degli animali d'affezione", per evitare un’indiscriminata e incontrollabile crescita delle popolazioni feline, prevede la possibilità di catturare i gatti liberi per poterli sterilizzare e successivamente liberare nel territorio di provenienza. Per questo motivo negli ultimi anni la ASL ha stipulato alcune convenzioni con associazioni di protezione degli animali che prevedono cattura, sterilizzazione, degenza e il successivo rilascio dei gatti di colonia. Il tutto, ovviamente, non prevede l’esborso di alcuna spesa da parte di chi cura la colonia.

Cosa deve fare il volontario?

Un volontario che si accorge della presenza di una colonia felina e decide di prendersene cura, deve per prima cosa contattarci per avere informazioni su come contattare la ASL Veterinaria della sua zona, che provvederà a censirla successivamente al sopralluogo di un suo operatore.

Sarà sempre la ASL Veterinaria a sterilizzare (ed ora anche a microchippare) i mici presenti e a curare quelli che mostrano sintomi di malattie. Una volta guariti, i mici verranno re immessi nel territorio d’origine ad opera del volontario referente della colonia. Tutte queste operazioni non comportanto alcun costo per i volontari.

Ricordiamo che la normativa vigente prevede che il volontario abbia il diritto di gestire e quindi  nutrire e prendersi cura dei gatti di colonia, ma anche il dovere di mantenere i luoghi interessati in condizioni igieniche ottimali.